Notarchain, la blockchain dei notai

Per rispondere alle esigenze di digitalizzazione del Paese e per garantire delle transazioni sicure il notariato ha proposto Notarchain. Il progetto è in partnership con IBM, questo dimostra che il notariato è veramente interessato a sviluppare una tecnologia funzionale e performante a livello di garanzie delle informazioni e non solo. Il processo di digitalizzazione, iniziato nel 2001 ha portato a tanti risultati interessanti, proviamo a pensare soltanto a quello del 2013, relativo alle aste telematiche.

Grazie alla rete aste notarili, ad oggi, è stato possibile aggiudicare a livello telematico 1168 immobili.

Vediamo adesso quali sono i tre punti che ritengo più importanti relativi a Notarchain:

  1. Il primo saranno le informazioni, che non saranno gestite da soggetti anonimi ma direttamente dai notai, che per legge sono presenti su tutto il territorio nazionale.
  2. Il secondo è la piattaforma. Un grande vantaggio sarà la velocità, il fatto anche che non ci saranno costi per i cittadini, in più che sarà un raccoglitore di dati a livello mondiale, in più non ci saranno le problematiche legate a una raccolta dati decentrata.
  3. Il terzo è la sicurezza. Proviamo a pensare soltanto all’immodificabilità dei dati, oppure al controllo preventivo dell’identità dei soggetti coinvolti.

Insomma, si può dire che il notariato si sta muovendo molto bene verso le nuove tecnologie e stia cercando di informatizzare al meglio tutto quello che la parte di raccolta dati e di gestione degli stessi. Secondo il mio punto di vista Blockchain arriverà a rivoluzionare tantissimi ambiti e sicuramente anche noi come investitori immobiliari dobbiamo tenere un occhio su queste nuove cose che stanno avvenendo, anche perché ci toccheranno molto da vicino.